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Germania: il default della Grecia è il male minore

da Il Sole 24 Ore

In Germania cresce la tentazione di chiedere il default della Grecia

Il ministro dell’Economia Philipp Rosler si unisce al coro crescente delle autoritá tedesche che avanzano la possibilitá di chiedere la bancarotta per la Grecia per salvare l’euro. «Non ci possono essere idee proibite per stabilizzare l’euro. Tra loro ci sono, necessariamente, anche una insolvenza ordinata della Grecia», ha spiegato il ministro in un articolo che sará pubblicato domani sul quotidiano ‘Die Welt’. Come gli altri membri dell’Esecutivo Merkel, Rosler trova insufficienti gli sforzi di risanamento intrapresi da Atene e ha avvertito: «Il Governo greco sa bene a quali condizioni sono stati concessi gli aiuti. La Grecia si è presa un impegno. Se ci sará una violazione di questi accordi – spiega Rosler – deve esserci la revoca temporanea dei diritti di voto nel Consiglio dei ministri dell’Unione europea. È una misura che non può restare un tabù». L’opzione estrema, spiega, sarebbe l’insolvenza controllata.

E secondo il settimanale ‘Der Spiegel’, il ministro delle finanze Wolfgang Schauble vuole essere preparato per un’eventuale bancarotta greca: ha ordinato al suo team di studiare gli scenari che potrebbero verificarsi, e gli strumenti necessari per limitarne gli effetti. Il ministero delle Finanze non commenta le rivelazioni del giornale, ma ammette che che il governo tedesco sta lavorando ad una rapida implementazione dei poteri dell’Efsf.
Intanto la Grecia annuncia nuove misure di austerità per circa 2,5 miliardi di euro per sbloccare l’arrivo degli aiuti internazionali. Secondo il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, il nuovo sforzo si baserà essenzialmente sull’introduzione di nuove tasse sugli immobili, che verranno introdotte per due anni. Venizelos ha spiegato che la Grecia per rispettare i suoi impegni «dovrà coprire un buco di bilancio di circa due miliardi di euro». «L’unica misura efficace – ha sottolineato – è una tassa straordinaria sugli immobili di proprietà».

Parlando dal porto della città settentrionale di Salonicco, Venizelos ha detto che la nuova tassa ai cittadini costerà in media tra i 4 e i 10 euro per metro quadrato. Secondo il ministro questo «nuovo sforzo nazionale» è cruciale a causa della cattiva percezione che si ha della Grecia all’estero, che ha rinnovato i rumours su un possibile default. La nuova tassa straordinaria sulle proprietà immobiliari, precisa Venizelos, sarà «raccolta attraverso le tariffe elettriche». La tassa consentirà alla Grecia di avere un avanzo di bilancio nel 2012 e di raggiungere gli obiettivi di bilancio fissati per il 2011.

Infine, parlando ai giornalisti, il premier George Papandreou ha promesso di salvare la Grecia dalla bancarotta facendo passare le necessarie riforme concordate con l’Unione europea, il Fondo monetario internazionale e la Banca centrale europea, nonostante la recessione. «Dobbiamo agire ora – ha detto Papandreou -. Non ho intenzione di lasciare il mio Paese andare in fallimento.Preferisco che ognuno di noi perda qualcosa, piuttosto che perdere tutto per sempre».

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