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Afghanistan. Kabul fa i conti dopo gli attacchi di ieri

Kabul sta ritornando lentamente alla normalità, dopo che il ministero dell’Interno ha annunciato ufficialmente oggi l’uccisione degli ultimi due insorti e quindi la fine dell’attacco, dopo 20 ore di combatimenti, alla “zona verde” della città.

Il bilancio provvisorio è di almeno undici civili e sei attaccanti morti e 18 feriti. Il commando degli insorti è entrato in azione ieri alle 13,15 locali, prendendo di mira alcuni edifici simbolo di Kabul, come l’ambasciata americana, il quartier generale della Nato e la sede della Direzione nazionale della sicurezza (Nds), i servizi segreti afghani.

I commandos degli insorti si sono scontrati con le forze di sicurezza afghane, che in luglio hanno assunto il controllo della città nell’ambito del processo di transizione che dovrebbe terminare nel 2014. Sospese dopo la mezzanotte, le operazioni militari per eliminare l’ultimo pericolo costituito dagli insorti trincerati nell’edificio in costruzione di proprietà americana sulla piazza Abdul Haq sono riprese alle 6 del mattino, quando il fragore delle armi ha caricato nuovamente la tensione della zona. Alle 8,30, però, i militari afghani hanno avuto ragione degli insorti, uccidendoli. «C’erano sei talebani nell’edificio – ha detto ai giornalisti il portavoce del ministero dell’Interno, Sidiq Siddiqi – e sono stati tutti uccisi». Lo stesso Siddiqi ha promesso di fornire in giornata un bilancio definitivo di vittime, che non dovrebbero essere comunque meno di 17 fra civili, agenti di polizia e insorti, oltre ad una ventina di feriti

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