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Cile, la marcia degli indigeni

Circa 10.000 persone, secondo le autorità, hanno manifestato a Santiago del Cile a sostegno dei popoli indigeni del Paese, in particolare i Mapuche, in una marcia pacifica sfociata però in qualche isolato scontro, a seguito del quale 18 persone sono state arrestate. I disordini sono avvenuti in vari punti del centro città, quando, al termine della manifestazione, 150-200 giovani hanno affrontato la polizia, che ha risposto con idranti e gas lacrimogeni. Il prefetto di Santiago, Cecilia Perez, ha tuttavia sottolineato il carattere pacifico della marcia, e in particolare il comportamento dei manifestanti, che hanno tentato di creare una «catena umana» tra i facinorosi e la polizia.

La manifestazione era stata indetta per commemorare il ‘Giorno della razza’, come viene definita dagli indigeni la data ‘nefasta’ della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, il 12 ottobre del 1492. A promuoverla, soprattutto le organizzazioni mapuche, principale minoranza india, che rappresenta il 6 per cento della popolazione cilena, pari a circa 17 milioni di persone.

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