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New York: contro gli indignados gelo e provocazioni

Il sindaco di New York, Michael Bloomberg, li ha privati dei generatori lasciandoli al buio e senza stufe durante la bufera di neve fuori stagione che ha colpito la Grande Mela. Ma gli indignati di Zuccotti Park non mollano e hanno trasformato le loro tende in una sorta di igloo per difendersi dall’ondata di freddo. Ma non sono solo le temperature gelide a preoccupare gli attivisti anti-Wall Street: il problema più pressante sta infatti diventando quello della sicurezza. Gli accampamenti non sono più luoghi sicuri, soprattutto per le donne.

Quasi ovunque si verificano aggressioni, furti e altri reati. Nella nottata mentre gli inquilini di Liberty Plaza si difendevano dal freddo con coperte termiche, cappotti e sacchi a pelo, un uomo è entrato nella tenda di una delle dimostranti e ha provato ad aggredirla sessualmente. «Gli altri manifestanti lo hanno immediatamente circondato puntandogli le torce in faccia e urlandogli ‘pervertito’, quindi lo hanno cacciato dal parco», ha detto una ragazza che non ha voluto rivelare il suo nome, ma che il New York Post chiama Leslie, precisando che però non hanno chiamato la polizia. «Non ditelo a nessuno vogliamo gestire la faccenda internamente», ha aggiunto. I manifestanti hanno riferito non si è trattato di un episodio isolato.

Qualche settimana fa un senzatetto ha tirato fuori un coltello minacciando alcuni attivisti durante una lite, e una donna è stata violentata. Sono infatti le donne i soggetti più a rischio, non solo a New York ma in molte città americane. A Dallas per esempio una ragazza è stata molestata sessualmente e a Cleveland una studentessa è stata violentata, mentre a Oakland gli attivisti hanno addirittura minacciato una giornalista.

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