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Israele. Netanyahu preme per l’attacco militare all’Iran

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Ehud Barak stanno cercando di raggiungere una maggioranza in seno al governo per un attacco militare contro impianti nucleari in Iran. Lo scrive il sito del quotidiano Haaretz, aggiungendo che i contrari sono «in leggero vantaggio» Netanyahu e Barak, continua il quotidiano, sarebbero riusciti a convincere della necessità dell’attacco il ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, che era prima contrario. Poco dopo l’uscita della notizia, Lieberman è intervenuto alla radio israeliana, affermando che l’Iran rappresenta il principale rischio per la stabilità dell’ordine mondiale. Il ministro non ha però voluto commentare notizie di possibili attacchi. Netanyahu pone da tempo la presunta minaccia nucleare iraniana in cima alle sue priorità. Secondo ministri e diplomatici citati dal quotidiano, il prossimo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), atteso per l’8 novembre, avrà un effetto decisivo sulle scelte di Israele. Secondo le valutazioni dei servizi occidentali di intelligence, l’Iran sta continuando a portare avanti il suo programma nucleare. A questo punto, quando avrà preso la decisione, gli serviranno due o tre anni per realizzare una bomba. Un raid contro gli impianti nucleari iraniani sarebbe quasi impossibile in inverno a causa delle fitte nubi.

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1 Commento


  • Ramone

    Attenzione, per quanto ritenuta ‘improbabile’ anche da autorevoli commentatori, non dimentichiamo che -la guerra- è sempre stato anche un modo per far “soldi”, liquidi e subito, e per distrarre all’istante l’attenzione da altre crisi sociali in sviluppo; mai come in questi giorni il capitalismo avrebbe di che giovarsi di un TOTALMENTE inaspettato fronte bellico sul quale orientare tutti gli zoom mediatici e non solo.
    Faccio un paragone che è un po’ un ‘paracarro’ ma che può semplificare il concetto: rammentiamo l’agonìa del regime fascista-militare argentino nei primi anni ’80 e la pretestuosa guerra per le Malvine/Falcklands? Il regime fascista di Galtieri cadde comunque ma la guerra, seppur ‘piccola’ ci fu anch’essa. Allerta quindi !

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