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La Cina è veramente la seconda potenza mondiale?

Traduzione dell’ analisi editoriale del sito Global Times sullo status di seconda potenza mondiale della Cina del 16/11/2011

 

La Cina è realmente la seconda potenza mondiale?

La Cina stessa in realtà è piuttosto recalcitrante ad ammetterlo.

Esempi storici del passato, come quelli del Giappone e dell’Unione Sovietica,

mostrano che lo status di seconda potenza mondiale comporta vari rischi, proprio perché tale status porta ad essere mal visto dalla prima, che tenta di ricacciarla indietro.
La Cina, in quanto portatrice di una cultura e di un’ideologia diversa da quella dell’Occidente, viene tenuta sotto stretta sorveglianza.
I funzionari cinesi sono sempre molto attenti nella scelta delle parole, e parlano di sviluppo pacifico piuttosto che di ascesa, ma gli occidentali raramente credono alle intenzioni pacifiche della Cina e si sentono nervosi ad ogni mossa che essa compie.
La crescita di grandi potenze ha sempre portato ad una redistribuzione del potere mondiale, e contenere la seconda potenza mondiale è diventata una sorta di convenzione della politica internazionale.
Per ora la relazione tra Stati Uniti e Cina è la migliore che si è mai avuta nella storia tra la prima e la seconda potenza mondiale, e l’approccio di basso profilo e di moderazione della Cina hanno contribuito non poco a questo stato, tuttavia il ruolo sempre più evidente della Cina come seconda potenza mondiale sta portando gli Stati Uniti a prendere delle misure preventive contro di essa.
La Cina deve sforzarsi di mantenere relazioni non ostili nei confronti degli Stati Uniti.
A causa di una mancanza di fiducia strategica tra le due parti, è naturale che gli Stati Uniti mobilitino maggiori risorse per tentare di contenerla. La Cina deve prepararsi a ciò e cercare di evitare ogni dannosa incomprensione.
Essere la seconda potenza mondiale comporta molti rischi, ma finché rimaniamo socialmente coesi possiamo abbassare significativamente la soglia di rischio.
Ciò che è preoccupante oggi, è che la società cinese non è più così unita e ciò ha portato ad una divergenza di interessi e valori, su cui potrebbero fare leva le forze esterne.
Questo ci obbliga a risolvere più velocemente tali problemi, cosa non semplice vista la complessa situazione interna.
Un’attitudine alla risoluzione dei problemi ed una chiara consapevolezza della situazione interna sono la chiave per mantenere la solidarietà e la coesione interna alla società cinese.
I prossimi 10-15 anni saranno la chiave della prosperità cinese.
se noi li attraverseremo con successo, avremo un brillante futuro, altrimenti, è certo che ci sarà un contraccolpo.

Fonte:

http://www.globaltimes.cn/NEWS/tabid/99/ID/684096/Second-power-status-brings-many-risks.aspx

Ripreso dal Quotidiano del Popolo online

http://english.peopledaily.com.cn/90780/7646226.html

Traduzione a cura della Commissione Internazionale della Rete dei Comunisti.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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