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Egitto: il 65% alle forze politiche islamiste

La lista di Libertà e Giustizia (Fratelli Musulmani) ha ottenuto il 36,62% dei voti nella prima fase delle elezioni politiche in Egitto, pari a 3,5 milioni di voti. Lo ha indicato alla France Presse Yussri Abdel Karim, segretario generale della commissione elettorale. Gli altri partiti islamici, El-Nour (salafiti) e Wassat (islamici moderati), hanno ottenuto rispettivamente il 24,36% (2,3 milioni) e il 4,27% (circa 416mila voti). Le tre formazioni ottengono in tutto il 62,25% dei voti espressi in questa prima fase delle politiche che segnano la fine dell’era Mubarak, secondo i dati ufficiali. Se si prendono in considerazione anche le altre piccole formazioni islamiche, il totale supera il 65%. Da molte parti si grida ai brogli per spiegare i risultati del voto ma se brogli ci sono stati è anche vero che un’ampia affermazione degli islamisti era scontata. Già ai tempi del regime di Mubarak le addomesticate elezioni gestite dal governo davano comunque ai Fratelli Musulmani, tenuti in una condizione di semiclandestinità e di agibilità politica assai parziale, risultati comunque ampi.

 

Per quanto riguarda le altre tendenze politiche i liberali e le forze di centrosinistra riuniti nel Blocco Egiziano si sono fermati al 15 percento.

L’affluenza al voto del primo turno delle elezioni parlamentari avrebbe toccato quota 62%, non altissima ma comunque la più alta mai registrata nel corso di elezioni in Egitto.

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