Ha prestato giuramento nelle mani del presidente Ollanta Humala il nuovo consiglio dei ministri, il secondo per il capo dello stato insediatosi il 28 luglio scorso. In una cerimonia al palazzo presidenziale di Lima, Humala ha confermato otto titolari di dicastero, sostituendone 10, e designando nuovo primo ministro Oscar Valdés, un ex militare e imprenditore, già ministro degli Interni. Una scelta, quella di Valdés, che secondo diversi analisti comporterà un irrigidimento del governo di fronte al risorgere di conflitti sociali che stanno agitando numerose aree del Perù. Confermato, tra gli altri, il titolare dell’Economia, Luis Castilla, già presente nel precedente governo di Alan García.
La nuova compagine di governo, ha detto Castilla, “punta a mantenere il flusso di investimenti stranieri per ridurre la povertà, creare posti di lavoro e promuovere l’inclusione sociale”. Il ministro si è detto ottimista su una “buona chiusura”, oggi, della Borsa valori di Lima.
Il principale cambiamento è rappresentato da Jorge Merino, nuovo titolare del dicastero dell’Energia e delle Miniere, già a capo dei progetti minerari dell’agenzia statale degli investimenti nel 2006. Merino rimpiazza Carlos Herrera, criticato per la sua difesa a oltranza del progetto minerario ‘Conga’ nella regione settentrionale di Cajamarca, dove è stato dichiarato la settimana scorsa lo stato d’emergenza. In merito alle proteste, anche violente, indette dalla popolazione che teme danni irreparabili alle risorse idriche locali, il nuovo premier ha annunciato una verifica condotta da esperti internazionali “per fugare ogni dubbio” sulle conseguenze del progetto. Le attività minerarie restano il motore economico del Perù e rappresentano il 61% delle sue esportazioni. (Fonte: Misna)
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