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La Cina frena i prezzi delle case

Il governo cinese si è mosso per evitare che si creasse una “bolla immobiliare” molto simile a quella che negli Usa ha fatto esplodere il mercato.

Per il 2012 il prezzo delle case, secondo le previsioni degli esperti, dovrebbero calare ancora, subendo tagli tra il 15% e il 20%. «Il governo – ha detto Wang Yulin, vice direttore del centro di ricerca del Ministero per lo sviluppo urbano e rurale – ha stabilito regole precise per frenare i prezzi delle case anche per l’anno prossimo».

«In Cina i prezzi delle case nuove hanno cominciato ad abbassarsi mese per mese a partire da settembre – ha detto Ding Zuyu, presidente di una grossa immobiliare cinese – e da gennaio 2012 in poi crolleranno ancora, goccia a goccia, segnando un significativo punto di svolta per il mercato immobiliare».

La scorsa settimana, il numero di alloggi commerciali venduti in 27 delle 35 principali città della Cina era sceso sensibilmente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo i dati resi noti da un società di ricerca nel settore immobiliare. In 13 città il declino delle vendite è stato di oltre il 50%. A Guiyang, capoluogo della provincia del Guizhou, si è verificato il crollo maggiore, pari al 74,09%. Nel mese di novembre, le vendite di case commerciali in Cina sono diminuite dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo i dati diffusi venerd scorso dall’Istituto Nazionale di Statistica. La superficie totale degli alloggi commerciali venduti è diminuita dell’ 1,7% rispetto all’anno precedente.

Da aprile 2010, la Cina ha imposto una serie di misure volte a calmare i prezzi degli immobili. Tra queste anche limiti sul numero di case che la gente può possedere, l’introduzione di una tassa di proprietà in alcune città e la costruzione di alloggi a basso reddito. Per orientare il mercato immobiliare verso uno sviluppo più sano, è stata poi avviata la costruzione di unità abitative a prezzi accessibili con l’obiettivo di costruire 36 milioni di unità entro il 2015.

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