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Australia: appello di 70 personalità per Assange

Circa settanta autorevoli personalità della politica, della cultura e dell’arte australiani ma non solo, fra cui l’ex premier conservatore di Canberra Malcolm Fraser, il leader dei Verdi Bob Brown, il polemista Usa Noam Chomski e il giurista Julian Burnside, hanno scritto ai ministri degli Esteri Kevin Rudd e della Giustizia Nicola Roxon, chiedendo di proteggere il fondatore di Wikileaks, l’australiano Julian Assange, da una possibile estradizione verso gli Stati Uniti.
I firmatari dell’appello avvertono che se Assange sarà estradato dalla Gran Bretagna alla Svezia, dove può essere accusato di stupro e abusi sessuali in base ad una controversa legge che non ha eguali in nessun altro paese del mondo, potrebbe essere consegnato agli Usa, dove è sotto indagine per la pubblicazione di documenti riservati, fra cui migliaia di cablogrammi diplomatici.
Il governo laburista australiano di Julia Gillard ha già detto che non intende interferire con il caso di Assange, se gli Usa chiederanno la sua estradizione dalla Svezia. «Le probabilità che Julian Assange abbia un equo processo negli Stati uniti appaiono remote. Diverse personalità politiche hanno chiesto che sia assassinato e il vice presidente lo ha definito un ‘terrorista high-tech’. Data l’atmosfera di ostilità, abbiamo gravi preoccupazioni per la sua incolumità una volta consegnato agli Usa. Egli è un cittadino australiano, le cui attività giornalistiche sono state condotte interamente fuori dal territorio Usa», dichiara la lettera-appello.

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