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Egitto. I militari sparano sulla folla in piazza Tahrir. Già due morti

Uno studente ventenne e di un ragazzino di 12 anni, sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco. Nuovi scontri, questa mattina, tra i manifestanti egiziani e le forze di polizia al Cairo, dove continua la protesta di piazza per chiedere che la giunta militare rimetta i suoi poteri a favore di un’autorità civile. Per il quinto giorno consecutivo, i militari egiziani hanno sparato proiettili contro i manifestanti, oltre ad aver usato bastoni e gas lacrimogeni per disperdere la folla accampata in piazza Tahrir, simbolo della rivolta che ha portato alle dimissioni l’ex presidente Hosni Mubarak. Secondo testimoni, centinaia di poliziotti e militari sono entrati nella piazza della capitale e hanno aperto il fuoco contro i manifestanti pacifici. «Centinaia di forze della sicurezza dello Stato e dell’esercito sono entrati nella piazza e hanno iniziato a sparare pesantemente. Hanno inseguito i manifestanti e dato fuoco a qualsiasi cosa che trovavano sulla loro strada, compresi dispositivi medici e coperte», ha raccontato un manifestante. I leader militari sono accusati di un uso eccessivo della forza contro i manifestanti. In quattro giorni di sanguinosa repressione a piazza Tahrir sono morti 14 manifestanti e oltre 500 sono rimasti feriti.

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