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Col nuovo anno niente più corride in Catalogna

Col nuovo anno, da ieri è entrato formalmente in vigore il divieto delle corride nel territorio della regione spagnola della Catalogna. Un divieto approvato dal Parlamento catalano di Barcellona nel luglio del 2010, e dopo che l’estate scorsa la Camera dei deputati di Madrid ha bocciato la proposta del Partito Popolare e del partito Ciudadanos di rettifica e rimuovere almeno in parte l’abolizione. Durante l’ultimo anno si sono svolti una quindicina di “combattimenti di tori” nella regione, soprattutto nella Plaza Monumental di Barcellona, dove l’ultima corrida tenuta a settembre aveva visto la partecipazione di celebri matador, fra i quali Jos‚ Tomas, Serafin Marin e Juan Mora, chiamati per l’occasione.
L’abolizione deriva dall’iniziativa legislativa popolare promossa dalla piattaforma Prou! (Basta!, in catalano), che ha raccolto 127.500 firme e sulla quale pende però ancora un ricorso presentato alla Corte Costituzionale dalla destra del Partito Popolare. La legge di abolizione fissa nei primi sei mesi del 2012 il periodo previsto per determinare gli indennizzi economici per la cessazione dell’attività ai gestori delle arene e agli operatori del settore, stimati da questi ultimi in 300 milioni di euro, a fronte delle stime del governo catalano di alcune decine di migliaia di euro. 

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