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Flotta russa in Siria. La crisi si complica

Una flotta russa ha ormeggiato nella base navale di Tartus, in Siria. Lo ha annunciato l’agenzia ufficiale siriana Sana. «Le navi hanno ormeggiato in Siria. La loro visita mira ad avvicinare i due Paesi e a rinsaldare i legami di amicizia» tra Mosca e Damasco, ha dichiarato un ufficiale della Marina russa, Yacuchin Vladimir Anatolivic, citato dall’agenzia. Il governatore di Tartus, Atef al Nadaf, ha reso omaggio alla «posizione rispettabile adottata dalla Russia al fianco del popolo siriano». Il quotidiano siriano al Watan, vicino al regime, ha riferito che la flotta russa guidata dalla portaerei Amiral Kunetsov rimarrà a Tartus per sei giorni. Secondo il giornale, la flotta comprende navi da guerra, sottomarini, aerei da combattimento, elicotteri e diversi sistemi di missili anti-aerei. La Russia, che dispone di una base navale al largo del porto di Tartus recentemente ingrandita, si è dimostrata un fedele alleato della Siria sin dall’inizio – a marzo – delle rivolte contro il regime di Bashar al Assad e ha regolarmente respinto ogni ingerenza nella crisi, ponendo tra l’altro il veto a un progetto di risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sull’embargo di armi a Damasco, di cui Mosca è il principale fornitore.

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