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Indagine “seria” su S&P per il rating sui mutui subprime

Non si gioca con il raing. Specie quello degli Stati Uniti. Da quando Srandard%Poor’s ha segnalato una possibile “evoluzione negativa” della solvibilità dei conti pubblici statunitensi è patita una campagna mirante a “tener sotto tiro” la credibilità dell’agenzia. E non si tratta soltanto di articoli giornalistici.

Le autorità americane infatti intensificano le indagini nei confronti di Standard & Poor’s per i rating concessi ai titoli legati ai mutui, che sono stati al centro della crisi. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcuni ex analisti dell’agenzia che sono stati interrogati dagli investigatori. L’indiscrezione arriva mentre le agenzie di rating tornano nel mirino delle autorità nazionali dopo l’ondata downgrade proprio di Standard & Poor’s nei cofronti di alcuni paesi europei. L’indagine delle autorità americane punta ad accertare se i manager dell’agenzia abbiano o meno ignorato i propri standard nel tentativo di attivare le banche che volevano vendere titoli. Il Dipartimento di Giustizia vuole verificare che i manager dell’agenzia non abbiano spinto per indebolire gli standard fissati per la valutazione dei titoli legati ai mutui.

Ma anche i supercompensi ai dirigenti stanno passando di moda.

Stretta sui bonus per Morgan Stanley: la banca dovrebbe comunicare ai propri dipendenti che i loro bonus si ridurranno in modo notevole, con la quota cash al massimo a 125.000 dollari. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali alcuni top manager non riceveranno niente. La decisione rappresenta l’ultima mossa di una banca di Wall Street per tenere sotto controllo i costi in un contesto di maggiore pressione sui ricavi e di norme più stringenti.

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