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Porto Alegre: anche ‘indignados’ e ‘Occupy Wall Street’ a Forum Sociale

Gli organizzatori del Forum Sociale Mondiale (Fsm), nato nel 2001 a Porto Alegre, tornano da oggi nella città del sud del Brasile con un Forum sociale tematico (Fst) dedicato a “Crisi capitalista, giustizia sociale e ambientale”, appuntamento preparatorio al Vertice dei Popoli che si celebrerà a Rio de Janeiro a fine giugno in concomitanza con Rio + 20, la Conferenza dell’Onu sullo sviluppo sostenibile.

Migliaia di attivisti – tra cui anche rappresentanti dei più recenti movimenti di protesta al livello globale, da quelli sorti con la ‘Primavera Araba’, agli ‘Indignados’, a ‘Occupy Wall Street’, agli studenti del Cile – sono attesi a Porto Alegre con l’obiettivo di ridare vitalità al Fsm, il cui motto portante resta “Un altro mondo è possibile”, per offrire le loro soluzioni a un pianeta schiacciato da crisi di diversa natura, mentre i ‘grandi’ del pianeta si incontreranno, a partire da domani, a Davos per il Forum economico mondiale (Wef).

“Il Fsm nacque qui a Porto Alegre per contestare l’arroganza neoliberista del Forum di Davos. Abbiamo detto chiaramente che volevamo un altro mondo, ora intendiamo costruire le strade, le alternative” ha detto ai giornalisti Candido Grzybowski, coordinatore del Fsm, a cui si attende anche l’intervento della presidente brasiliana Dilma Rousseff. “Negli ultimi tempi, la democrazia mi sembra una casa chiusa, occupata da un gruppo di extraterrestri che decide, democraticamente, per i suoi interessi e in modo dittatoriale per gli interessi delle grandi maggioranze” ha osservato il sociologo portoghese Boaventura de Souza.

A Porto Alegre, che da oggi ospiterà anche eventi paralleli tra cui il Forum sociale tematico sull’educazione, le attività si apriranno oggi con una marcia; il via al dibattito sarà domani, quando Angela Merkel inaugurerà il 42° Wef a Davos.

“Il nostro messaggio è uno solo: vogliamo reinventare il mondo. Di fronte alla crisi sistemica che colpisce ogni sfera della vita e dell’inefficacia nel combatterla da parte di poteri stabiliti, diventa sempre più urgente e necessario affrontare tali questioni in modo globale, approfittando del periodo di mobilitazioni sociali e delle profonde messe in questione del sistema che sono emerse in quasi tutti i continenti” insistono gli organizzatori del Forum. “Se un altro mondo è possibile – sottolineano – lo sarà a partire dalla convergenza di questi soggetti politici, favorendo la creazione di un proposito, di un’identità e una visione del futuro comuni”.

Fonte: Misna 

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