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Usa. Geithner: “se Obama rivince, io non ci sarò”

Anche l’ultimo sopravvissuto della “squadra economica” chamata da Barack Obama a combattere la crisi se ne va.

Il segretario al Tesoro, Timothy Geithner, non resterà nell’amministrazione neanche se il presidente americano Barack Obama sarà rieletto il prossimo novembre. «Non mi chiederà di restare» afferma Geithner in un’intervista a Bloomberg. «Ho fiducia nel fatto che resterà presidente e che avrà il privilegio di lavorare con un altro segretario al Tesoro» evidenzia Geithner, che terminata la sua esperienza a Washington si «dedicherà ad altro».

Geithner, in queste ore in North Carolina, si appresta a raggiungere Davos, dove parteciperà ai lavori del World Economic Forum e avarà modo di incontrare le controparti europee. «L’Europa sta compiendo progressi nella crisi ma ha ancora molto lavoro da fare», precisa. Ai leader europei, Geithner dirà – riporta l’agenzia Bloomberg – che c’è bisogno di «rafforzare le difese e renderle più credibili».

L’economia americana – sottolinea Geithner – si sta rafforzando «ma ci vorrà del tempo prima che le ferite della recessione guariscano». Il governo può avere un ruolo nell’aiutare l’ economia statunitense: i mercati da soli non possono risolvere i problemi economici. Gli Stati Uniti hanno compiuto progressi nel riparare il sistema finanziario. Il mercato immobiliare e i suoi finanziamenti restano invece un problema. Obama ha presentato, durante il discorso sullo Stato dell’Unione, nuove iniziative a sostegno del settore, creando un’unità speciale per ampliare le indagini in corso sulle pratiche illegali che hanno portato alla crisi.

Al presidente Obama, Geithner aveva espresso l’intenzione di lasciare l’incarico già nei mesi scorsi per raggiungere la famiglia a New York, dove prima anche lui risiedeva quando era presidente della Fed di New York, posizione dalla quale ha inziato a gestire la crisi insieme al suo predecessore al Tesoro, Henry Paulson, e al presidente della Fed, Ben Bernanke.

E’ bene ricordare che la “squadra” era composta dai protagonisti che, in altro ruolo, erano stati tra i principali incendiari della crisi stessa.

Newyorkese di nascita, classe 1961, segno zodiacale leone. Timothy Geithner è segretario al Tesoro dell’amministrazione Obama da quando si è insediata e, se Barack Obama venisse rieletto il prossimo novembre, lascerà il governo. Il presidente, infatti, non gli chiederà – ha annunciato lo stesso Geithner – di restare. Nei mesi scorsi Geithner aveva manifestato l’intenzione di lasciare l’incarico e raggiungere la famiglia a New York, ma Obama l’aveva convinto a restare almeno fino alla fine del primo mandato. Geithner è succeduto a Henry Paulson. Per Geithner si è trattato di un ritorno al Tesoro, dove fra il 1998 e il 2001 ha avuto modo di lavorare sia con Robert Rubin sia con Lawrence Summers. L’uscita di Geithner segnerebbe il completamento del turnover dell’originaria squadra economica di Barack Obama.

Geithner è stato, insieme a Paulson e al presidente della Fed Ben Bernanke, uno degli uomini chiave della crisi finanziaria in atto. Ha infatti contribuito attivamente, quando era presidente della Fed di New York, il braccio operativo della banca centrale americana Fed, alle decisioni cruciali per il mercato finanziario statunitense. Geithner ha assunto la presidenza della Fed di New York il 17 novembre 2003.

Nei due anni precedenti è stato direttore del dipartimento di Policy Development and Review del Fondo Monetario internazionale. Prima di entrare a far parte della squadra del Tesoro ha lavorato per Kissinger Associates. Nato a Brooklyn il 18 agosto del 1961, Geithner ha frequentato il liceo in Thailandia, diplomandosi all’ International School di Bangkok. La laurea l’ha ottenuta al Darmouthy College nel 1983, mentre nel 1985 ha conseguito un master in economia internazionale e l’Asia dell’est alla Johns Hopkins School of Advanced International Studies. E proprio dell’Asia sembra essere un appassionato: Geithner, infatti, ha studiato cinese e giapponese e ha vissuto in India, Cina, Giappone, Thailandia, oltre che nell’Africa orientale. Sposato, con due figli, Geithner è anche vicepresidente e membro permanente del Federal Open Market Committee (Fomc), organismo responsabile delle decisioni di politica monetaria.

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