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Mercenari del Cnt libico uccisi in Siria. Russia inquieta

Confermato che mercenari libici partecipano alle azioni militari sul territorio siriano. I commandos britannici e qatarioti sul terreno inquietano la Russia. Tensione tra Mosca e Washington per la nuova coalizione di guerra dei paesi Nato.

Secondo il Financial Times, ex miliziani del Cnt di Misurata hanno annunciato questa settimana la morte di tre loro membri in scontri con le forze armate lealiste in Siria. Cresce intanto la tensione tra la Russia e le potenze della Nato sulla crisi siriana. La Russia non considera infatti legittima l’iniziativa “Friends of Syria”, la nuova “coalizione di volenterosi” sulla crisi siriana proposto da Washington e rilanciato prima dalla Francia e poi dalla Turchia, che intende riunirlo al più presto a Istanbul. “Siamo molto cauti sui vari format che non consideriamo legittimi sulla base del diritto internazionale”, ha detto Alexander Lukashevich, portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, citato dall’agenzia Ria Novosti. All’indomani della bocciatura di una risoluzione Onu sulla Siria, bloccata dal veto di Russia e Cina, il Segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha proposto la creazione di un gruppo di «amici della Siria democratica in tutto il mondo, per “supportare l’opposizione pacifica e un piano politico per il cambiamento”. Mosca ha annunciato inoltre che vericherà le notizie di alcuni media sulla presenza di truppe speciali del Qatar e della Gran Bretagna a Homs, in Siria. Un aspetto «allarmante», ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Aleksandr Lukashevich commentando una notizia arrivata da alcuni media internazionali, secondo cui nella zona di Homs si troverebbero già reparti delle forze speciali dei due Paesi per fornire consiglieri militari agli insorti. Lo riferisce l’agenzia Interfax. La presenza di elementi dei reparti speciali britannici al fianco degli insorti siriani è riferita dal Guardian, che parla anche di ‘vocì su militari americani in azione, mentre il sito israeliano Debka scrive della presunta infiltrazione sul terreno, a Homs, di consiglieri militari sia britannici sia del Qatar.

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