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Spagna. Sindacalista pagato… dalle banche

Il segretario generale del sindacato Ugt di Madrid Josè Ricardo Martinez, che domenica nella capitale spagnola parteciperà alle manifestazioni di protesta contro la riforma del mercato del lavoro approvata la settimana scorsa dal governo conservatore del premier Rajoy, nel 2011 è stato retribuito con 181mila euro, riferisce oggi il quotidiano conservatore El Mundo.

Il dirigente dell’Ugt, uno dei due grandi sindacati del paese con la Ccoo, è stato l’anno scorso membro del consiglio di amministrazione della banca CajaMadrid, in parte controllata dalla regione di Madrid. La sua nomina è stata concordata, con quella di altri consiglieri, dai due principali partiti del paese, Pp e Psoe.

Secondo un rapporto consegnato alla Banca di Spagna, il sindacalista nel 2011 ha ricevuto 73mila euro di gettoni di presenza nel consiglio di amministrazione CajaMadrid e altri 108mila euro per analoghe presenze in consigli di entità dipendenti dalla Banca. Il mese scorso il sindacalista è stato nominato consigliere di Cooperacion Cibeles, la holding dipendente da CajaMadrid, con una retribuzione annuale di 198mila euro. In un editoriale El Mundo afferma che il ‘caso Martinez’ è «un esempio di ciò che le banche non devono fare».

«In alcuni paesi europei ci sono banche che nominano rappresentanti dei sindacati nei loro organi di governo» rileva il quotidiano, aggiungendo che «Martinez, uno dei dirigenti più radicali della Ugt, non ha qualifiche nè esperienza per fare parte del consiglio di amministrazione della quarta banca spagnola» ed «è assolutamente ingiustificato questa retribuzione di 181mila euro, superiore a quella del governatore della Banca di Spagna e circa il doppio di quella del capo del governo»

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