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Ma la Grecia può fallire lo stesso…

Il Financial Times ha ricevuto un documento riservato che studia la possibilità – giudicata molto probabile – che la Grecia fallisca nonostante il prestito di 130 miliardi.
Eccone stralci.

“Ci sono rischi notevoli. Le prospettive per la Grecia di essere in grado di ritornare sul mercato negli anni successivi alla fine del nuovo programma sono incerte e richiedono più analisi. C’è una tensione fondamentale tra gli obiettivi del programma di riduzione del debito e l’aumento della competitività, visto che recuperare la competitività porterà inevitabilmente a un debito più alto. In questo contesto, uno scenario di particolare preoccupazione riguarda una recessione profonda. Ciò comporterebbe un aumento del debito fino al 160% nel 2020.

Le autorità greche potrebbero non essere in grado di realizzare riforme strutturali e politiche al ritmo previsto. Una maggiore flessibilità salariale potrebbe nella pratica incontrare resistenze da parte degli attori economici; la liberalizzazione di prodotti e servizi potrebbe essere duramente avversata; e la riforma dei mercati potrebbe rimanere impantanata nei ritardi burocratici.

Nello scenario peggiore, il debito potrebbe schizzare al 178% nel 2015.  Una volta che la crescita sia ripartita, la politica fiscale avrà raggiunto i suoi obiettivi e le privatizzazioni siano partite, il debito inizierà lentamente a diminuire.  Nel 2020 potrebbe essere necessario un nuovo finanziamento di €245 miliardi. Con un debito così elevato nel prossimo decennio, piccoli choc potrebbero produrre dimamiche di instabilità”.

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