Menu

Primarie Usa. Vince Romney, ma che fatica…

L’uomo dei ricchi Usa ancora in testa. Mitt Romney, dopo la sconfitta del mese scorso, conquista le primarie dell’Arizona e del Michigan e si rilancia come favorito nella corsa per la nomination repubblicana. Ha battuto Rick Santorum, che lo aveva umiliato in Colorado, Missouri e Minnesota, al termine di una campagna che nelle ultime ore s’era fatta violenta e piena di colpi proibiti.

Affermazione netta in Arizona, molto più risicata nel Michigan, appena 41% contro 37%. I fan locali, nel centro congressi di Novi, a mezz’ora da Detroit, festeggiano con canti e balli. Ma c’è poco da stare allegri. ‘Mittchigan’, come lo hanno ribattezzato su Twitter, ha vinto con soli quattro punti di vantaggio. Ha evitato l’umiliazione di perdere in casa propria, dove suo padre è stato eletto governatore per tre mandati, ma si tratta di uno scarto minimo che non fuga del tutto i dubbi che i leader del partito nutrono ancora nei suoi confronti. Basti pensare che qui, nel 2008, sempre Mitt Romney vinse con una differenza a doppia cifra sul secondo. E quella volta, poche settimane dopo, venne sconfitto da John McCain.

Oggi riesce a portare casa il risultato contro un candidato che solo un mese fa qui viaggiava su numeri ridicoli. Romney ora è chiamato a confermare la sua leadership tra sette giorni, al ‘Supertuesday’, quando si voterà in 10 stati, alcuni di questi nel profondo sud, dove Newt Gingrich sta battendo il terreno da settimane, dalla Georgia al Tennesse.

A preoccupare i piani alti del partito repubblicano la scarsa presa che Mitt Romney ha nei confronti del ceto medio, di chi guadagna meno di 100 mila dollari all’anno. Una fascia elettorale che nel resto d’America rappresenta la stragrande maggioranza della popolazione. Secondo le prime analisi di voto del Michigan, gli elettori repubblicani sotto quella soglia di reddito hanno votato in maggioranza l’ex senatore della Pennsylvania. Non c’era da meravigliarsi: solo pochi giorni fa Romney s’è vantato di aver comprato due Cadillac alla moglie.

Il rapporto tra politica e soldi – molti soldi – resta un tallone d’Achille di questo miliardario mormone che, malgrado tutto, rimane al momento il candidato da battere in questa lunghissima battaglia per la poltrona di sfidante di Barack Obama.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *