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Grecia: disoccupazione al 21%, farmacie in sciopero

Va sempre peggio in Grecia, altro che salvataggio. Il tasso di disoccupazione nel paese salvato da Fmi, Ue e Bce continua a crescere e a dicembre dello scorso anno era già al 21%, un dato che oggi potrebbe essere ben più alto dati i licenziamenti dovuti ai tagli ordinati dal governo nel settore pubblico e alle migliaia di piccole e medie imprese che hanno dovuto chiudere nel frattempo. I dati sono stati diffusi oggi dall’Ufficio statistico greco (Elstat). A fine 2011 i disoccupati ufficialmente conteggiati erano quindi 1.033.507. Un anno prima la disoccupazione era ‘solo’ del 14,8%. 

Intanto oggi è scattato uno sciopero dei farmacisti, l’ennesimo negli ultimi mesi, che durerà per ben 24 ore. Tutte le farmacie della Grecia, salvo quelle di Atene e del Pireo, resteranno chiuse oggi e domani a causa di uno sciopero proclamato dall’Ordine Nazionale dei Farmacisti in segno di protesta contro la liberalizzazione dell’orario di lavoro del settore e la riduzione del guadagno sul prezzo dei medicinali. I farmacisti chiedono fra l’altro al governo di affrontare il problema della mancanza dei medicinali, di garantire la qualità dei farmaci e la sicurezza dei cittadini e di pagare i debiti verso le farmacie. «Non possiamo accettare tagli alla salute pubblica», ha detto il presidente dell’Ordine, Theodoros Ampatzoglou. «Gli assistiti hanno diritto a tutti i medicinali», ha aggiunto. Le farmacie di Atene e di Pireo non aderiscono allo sciopero ma non forniscono le medicine agli assistiti di Enti con i quali lo stato è in debito. 

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