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La “nuova Tunisia” della censura sull’informazione

Salafiti ed Ennahdha insieme per reclamare la «purificazione dell’informazione» in Tunisia. È stato questo il senso di una manifestazione che ha visto insieme, davanti alla sede della televisione nazionale, la protesta dei salafiti e di sostenitori del partito di maggioranza relativa Ennahdha che hanno chiesto la cacciata dei «RCDistes» (come erano chiamati gli esponenti del Rcd, il partito che faceva riferimento all’ex dittatore Ben Ali) e dei «miscredenti».

I manifestanti – molti i ragazzi e donne, alcune delle quali indossavano il niqab e sventolavano insieme la bandiera tunisina e il drappo nero dei salafiti – hanno chiesto le dimissioni di tutti i dipendenti della tv di Stato e la loro sostituzione con altri che «rispettano Dio e l’islam». Uno dei bersagli della protesta è stata la giornalista Moufida Hachani, capo redattore della tv, accusata di volere introdurre i principi della massoneria e della miscredenza nello spirito dei tunisini.

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