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La Bce lascia i tassi di interesse all’1% e chiede di ridurre i salari

«I tassi di inflazione resteranno al di sopra del 2% nel 2012 con dei rischi al rialzo. In linea con questo quadro il ritmo dell’espansione monetaria resta contenuto. Una modesta ripresa dell’attività è prevista nel corso dell’anno. Ma Le prospettive economiche prevalgono rischi al ribasso, collegati alla crisi del debito e al prezzo delle commodity (petrolio e materie prime in genre, ndr)».

Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea, ha anche  lasciato i tassi di interesse al minimo storico dell’1 per cento. Per il quarto mese consecutivo, il consiglio direttivo della Banca centrale europea ha mantenuto il livello cui li aveva abbassati lo scorso dicembre.

«I Paesi che hanno perso competitività devono assicurare sufficienti correzioni dei salari e rafforzamenti della produttività».Tradotto: paesi come Italia, Spagna, Portogallo devono far lavorare di più i dipendenti e ridurre (“correggere” è l’eufemismo ufficiale) i salari.

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