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Inchiesta sui nostri soldati in Afghanistan, anche la procura militare di Roma si muove

Afghanistan-L’ appalto e’ stato affidato: 254.000 euro per la costruzione di tre bunker in cemento armato in uno degli avamposti piu’ pericolosi per i nostri soldati in Afghanistan, Bala Murghab. I bunker, secondo il capitolato d’ appalto che il giornale freepress Metro ha potuto visionare, dovrebbero essere muniti di un sistema di difesa detto “hesco bastion”, una sorta di muraglia di protezione dietro alla quale dovrebbero trovare rifugio i nostri soldati.

Dovrebbero, il condizionale e’ d’ obbligo perche’, come ci raccontano da Herat, nonostante la gara di appalto vinta, e i termini di costruzione fissati in 90 giorni e scaduti a fine gennaio, dei tre bunker non c’e’ traccia a Bala Murgab. Nessuna traccia dei bunker nonostante i solleciti da parte del comando operativo. Solo un po’ di ghiaia scaricata, qualche giorno fa, come a dire: “ Ci siamo quasi”. E intanto a Bala Murgab ci sono 400 militari che devono arrangiarsi con bunker sicuri solo per 40.

La procura si muove

Come Metro ha raccontato la settimana scorsa questo dei bunker fantasma non e’ l’ unico problema che riguarda la vita e la sicurezza dei nostri militari in Afghanistan. Una nostra fonte molto qualificata e che ha chiesto l’ anonimato ci ha parlato di appalti dubbi, sistemi di protezione inefficaci e di “informazioni sulla sicurezza diffuse con una certa leggerezza”.

Tanto che la procura militare, anche grazie agli articoli di Metro, ha iniziato a indagare, e non e’ esclusa una ispezione.

Un conflitto di interessi

Non solo: a vincere l’ appalto per i bunker e’ una ditta il cui rappresentante legale, secondo la nostra fonte, sarebbe dipendente delle forze armate e particolarmente amico dei vertici Cai e Imc (Infrastructure management center), entrambi aeronautici. “Quei bunker non li faranno mai – ci dice l’ esperto militare in Afghanistan – puo’ accadere qualsiasi cosa, molti miei colleghi sono senza protezione”.

Stefania Divertito

da Metro giornale free-press

www.metronews.it

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