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Olanda in crisi, verso elezioni

Anche i mestrini del “rigore” nei conti pubblici scoprono di avere problemi non facili da risolvere. A riprova che ” la gente dà buoni consigli, se non può dare il cattivo esempio”.

Il premier olandese Mark Rutte ha confermato in conferenza stampa che il negoziato tra la coalizione di governo e i suoi alleati per un piano di austerity di 16 miliardi di euro è fallito. Il fallimento dei negoziati apre la strada a elezioni anticipate. I colloqui per la definizione di un pacchetto di misure di austerity erano stati avviati il 5 marzo scorso e nei programmi i negoziati avrebbero dovuto durare non più di tre settimane.

 

Nel 2011 il deficit pubblico olandese ha raggiunto i 28 miliardi di euro, il 4,7% del Pil; è un passo avanti rispetto al 5,1% del 2010 ma resta molto al di sopra della norma europea del 3%. Il primo ministro, il liberale Mark Rutte, attribuendo al leader della destra xenofoba Geert Wilders (che garantisce il sostegno esterno al governo) la responsabilità del loro fallimento, ha affermato che adesso «si profila» una tornata elettorale.

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