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Fmi. L’esproprio di Ypf è un “problema bilaterale”

Per il Fondo Monetario Internazionale la decisione dell’Argentina di espropriare Ypf, controllata dalla spagnola Repsol, «è una misura di un Paese sovrano» e il relativo conflitto «un problema bilaterale». Lo ha sostenuto a Washington il direttore per l’emisfero occidentale del Fmi, il cileno Nicolas Eyzaguirre, spesso critico verso Buenos Aires. Per i media argentini, Eyzaguirre, dopo una serie di colloqui con i membri della delegazione argentina che partecipa alle riunioni annuali dell’Fmi e della Banca Mondiale, tra i quali il ministro dell’Economia Hernan Lorenzino, nel corso di una conferenza stampa ha anche affermato: «Ci auguriamo che, per il bene dell’Argentina e della regione, la nazionalizzazione di Ypf avvenga in un clima di accordo tra le parti». Da Brasilia il ministro della Pianificazione argentino Julio De Vido, commissario di Ypf, dopo un incontro con il pari brasiliano Edison Lobao e la presidente dell’holding Petrobras Maria das Gracas Foster, in una conferenza stampa congiunta, ha assicurato: «Il nostro modello è Petrobas, con cui punteremo a business comuni in Argentina e nella regione». De Vido ha confermato il vertice di lunedì prossimo con i tecnici della francese Total, i cui massimi dirigenti dell’America Latina, ieri, gli hanno assicurato che incrementeranno la produzione dei due giacimenti di gas che operano nel Paese.

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