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Gli amici turchi di Caselli: ergastolo per una molotov

Diversi attivisti curdi sono stati condannati in appello all’ergastolo dopo avere lanciato molotov contro la polizia, edifici pubblici e negozi durante una manifestazione a Diyarbakir, la capitale del Kurdistan turco, nel maggio 2009, riferisce il quotidiano Zaman online.

In primo grado erano stati condannati a fra 7 e 15 anni di carcere perchè ritenuti colpevoli anche di appartenenza a una organizzazione illegale, l’Unione delle Comunità del Kurdistan, ritenuta vicina al Pkk, il gruppo armato indipendentista ritenuto un movimento terrorista dalle autorità turche. La corte criminale d’appello di Diyarbakir ha però deciso di condannarli all’ergastolo per, riferisce Zaman, un «tentativo di distruggere l’unità dello stato e la sua integrità territoriale, come pure per tentato omicidio per conto di un’organizzazione terrorista».

La manifestazione del maggio del 2009 era stata convocata per protestare contro le condizioni di detenzione del leader storico del Pkk Abdullah Ocalan, condannato all’ergastolo.

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