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India. La petroliera può partire, dice la Corte suprema

La Corte Suprema di New Delhi ha autorizzato la partenza della petroliera Enrica Lexie. E’ la petroliera a bordo della quale si trovavano i marò italiani – in un strano servizio di “scorta pagata” – che hanno ucciso due pescatori indiani, del Kerala, scambiati per pirati.

La decisione è stata presa dal massimo organo giudiziario dopo una seduta di oltre due ore dedicata all’esame del ricorso presentato dall’armatore contro un precedente verdetto dell’Alta Corte del Kerala. Dopo un’animata discussione tra le parti, i giudici hanno disposto il rilascio della nave, dell’equipaggio composto da 24 persone, dei quattro marò dell’unità di anti pirateria e anche delle loro armi a bordo.

Hanno però posto tre condizioni, tra cui quella che il capitano e i responsabili della compagnia di navigazione assicurino (con una dichiarazione scritta e una garanzia bancaria) la disponibilità della nave e dell’equipaggio in caso in cui sia richiesto nelle indagini o inchiesta giudiziaria a carico di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

La Corte ha anche richiesto una simile assicurazione al governo italiano per quanto riguarda i quattro marò dell’unità anti pirateria rimasti a bordo, la quale è stata fornita stamattina.

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