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La spagnola Repsol ora teme la Bolivia

La Spagna teme una nuova vicenda Repsol-Ypf. Sulla scia di quanto successo in Argentina, dove la controllata Ypf è stata nazionalizzata e sottratta alla casa madre spagnola, ora è la Bolivia a portare sotto il controllo pubblico la rete elettrica, controllata dall’iberica Red Electrica. E se all’inizio si era parlato di una «adeguata compensazione», cosa di cui sono ancora certi i vertici del gruppo spagnolo, il vice presidente del governo boliviano è stato più netto: le nazionalizzazioni portano a «piccole o ridotte compensazioni» e un revisore indipendente potrebbe dire che «non c’è bisogno di versare nessuna somma», ha spiegato Alvaro Garcia Linera.

Le accuse sono le stesse del caso Repsol e anche qui sempre negate: scarsi investimenti e dividendi elevati per depauperare le casse delle attività locali.

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