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Moody’s risparmia la Spagna

La Germania apre a possibili aiuti per la Spagna, tramite una linea di credito cautelativa da circa 50 miliardi di euro con la quale far scattare gli acquisti di bond spagnoli da parte della Banca Centrale Europea (Bce). E Madrid supera quindi anche la prova Moody’s: lo spettro di un downgrade viene per il momento accantonato, con l’agenzia di rating che conferma la propria valutazione ‘Baa3’ – appena un gradino sopra la ‘C’ che significa “spazzatura” – nonostante un outlook negativo.
Ma l’agenzia di rating torna comunque a mettere in guardia sulla fragilità dell’Ue e sul rischio di un’uscita di Atene da eurolandia che non è per nulla scongiurato. Un giudizio che arriva a pochi giorni dal cruciale vertice dei capi di stato europei, con in agenda anche la Grecia da dove nelle ultime ore sono rimbalzate notizie preoccupanti: la Troika avrebbe deciso di lasciare Atene nelle prossime ore, anche se, assicura il ministro del lavoro Vrotsis, i negoziati proseguiranno. «La possibile uscita della Grecia dall’area euro resta un rischio – afferma Moody’s nella nota in cui conferma il rating della Spagna – e un’ulteriore fonte di contagio», in un contesto generalizzato di fragilità europea.
Tornando alla Spagna, Moody’s ritiene che l’appoggio dell’area euro e della Bce e gli sforzi del governo spagnolo consentiranno a Madrid di continuare ad accedere al mercato a tassi ragionevoli. L’outlook negativo riflette comunque i rischi di un paese che risentirebbe negativamente di una «mancanza di progressi nel risanamento sostenibile dei conti pubblici.
Shock al livello dell’area euro potrebbero inoltre avere ripercussioni sul rating della Spagna. La possibilità di un’uscita della Grecia dall’area euro continua infatti a rappresentare un rischio per tutti i paesi più deboli di Eurolandia». Secondo l’agenzia la Spagna chiederà una linea di credito dall’Esm, come prerequisito per attivare il programma di acquisti della Bce. «Moody’s ritiene che la volontà della Bce di agire per contenere la volatilità dei rendimenti sui bond spagnoli ridurrà il rischio di una perdita di accesso al mercato della Spagna in un futuro prevedibile».
Nessuno scenario è insomma escluso. Si cammina ancora sui carboni ardenti.

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