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Kuwait. Scontri in piazza contro il golpe dell’emiro

Oltre 100 manifestanti e 11 poliziotti sono rimasti feriti ieri in Kuwait in seguito a scontri tra le forze di polizia e decine di migliaia di manifestanti che protestavano contro un emendamento alla legge elettorale : lo riferiscono un’associazione del Paese per la tutela dei diritti umani e fonti ufficiali.
«Il numero di manifestanti feriti (che sono stati ricoverati) in ospedale dopo essere stati attaccati da forze di polizia in tenuta anti-sommossa ha superato la soglia di 100», ha scritto sul suo account Twitter Mohammad al-Humaidi, direttore della Società del Kuwait per i diritti umani.
Da parte sua, il ministero dell’Interno ha riferito in un comunicato che 11 poliziotti sono stati feriti da pietre lanciate dai manifestanti.
Gli scontri seguono le proteste dell’opposizione sabato scorso contro la decisione del governo di convocare elezioni legislative per il primo dicembre dopo lo scioglimento anticipato di un’Assemblea ‘sgradita’ ordinata dall’emiro il 7 ottobre. L’indicazione della data era emersa da una riunione straordinaria dell’esecutivo, dopo il via libera a una legge di modifica del sistema di voto voluta dallo stesso emiro, Sheikh Sabah al-Ahmad al-Sabah, con intenti presentati come riformatori. In realtà, come si vede dalla reazione dell’opposizione e la durezza della polizia, si tratta di una legge elettorale che riduce al minimo le possibilità di avere un parlamento “in dissonanza” col potere assoluto dell’emiro.

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