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La Corte Suprema indiana revoca l’immunità all’ambasciatore italiano

Nuovo passo nell’escalation tra Italia e India. L’ambasciatore italiano si è visto revocare dalla Corte Suprema l’immunità diplomatica.
La decisione dell’Alta Corte indiana è arrivata dopo la convocazione dell’ambasciatore italiano Daniele Mancini a presentarsi oggi per dare spiegazioni sulla decisione del governo di Roma di non far tornare in India i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso due pescatori indiani mentre erano “affittati” a una società privata come scorta di una petroliera, e che rientrati in Italia lo scorso mese grazie a un permesso concesso dalle autorità indiane in occasione delle elezioni politiche del 24 febbraio.
L’ambasciatore Mancini aveva negoziato personalmente il permesso concesso ai due fucilieri della Marina, garantendo dunque il rientro dei due marò al termine della licenza. Com’è noto, l’Italia ha in questo caso infranto l’impegno internazionale preso, mancando di far tornare i due soldati in India per il processo.
L’Alta Corte aveva già deciso nei giorni scorsi di impedire temporaneamente al diplomatico di lasciare il paese.
La Corte  ha comunque rinviato al 2 aprile prossimo la decisione sul caso dei marò. I giudici hanno esteso fino alla data della prossima udienza il divieto di espatrio per l’ambasciatore Daniele Mancini, che non era presente in aula.

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