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Schaeuble: “la soluzione Cipro non può essere un modello”

Primi distinguo importanti, e prime crepe tra Germania e Olanda – due dei “falchi rigoristi” nell’Unione europea.
Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfang Schaeuble, ritiene che il salvataggio di Cipro – con il prelievo forzoso ai depositi superiori ai 100mila euro – non è un modello per i futuri programmi di aiuto ai Paesi dell’eurozona. “Cipro è e continuerà a essere un caso unico e speciale”, ha detto il ministro in un’intervista al quotidiano popolare ‘Bild’. Si era detto anche nel caso della Grecia…
Il titolare delle Finanze spiega che le due principali banche cipriote erano “di fatto insolventi” e inoltre che il governo di Nicosia non poteva “assicurare il denaro nei depositi” a causa dell’ipertrofia del settore bancario del Paese. “Per questo sono dovuti intervenire in aiuto gli altri Paesi dell’Eurozona”, ma l’Eurogruppo ha deciso anche che “i proprietari e i creditori partecipasse ai costi” del salvataggio, “cioè, quelli che avevano contribuito a creare la crisi”.
Schaeuble ha aggiunto che la decisione su Cipro non crea un precedente. “I depositi in Europa sono sicuri”, ha sottolineato il ministro, chiarendo così anche la posizione del governo tedesco, la cui vaghezza nei giorni scorsi – dopo l’uscita del presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Djisselbloem- aveva contribuito a creare turbolenze sui mercati.
Appare chiaro che si tratta di una dichiarazione “tranquillizzante”, e non di una presa di posizione di lunego termine.

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