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India. “Liberato” l’ambasciatore italiano bloccato per i due marò

Dopo aver constatato che i due marò sono tornati entro i tempi stabiliti dal permesso che scadeva il 22 marzo, il presidente della Corte Suprema Altamas Kabir ha revocato il divieto di espatrio imposto ”sino a nuovo ordine” all’ambasciatore d’Italia Daniele Mancini. Ha preso quindi la parola il Procuratore Generale della Repubblica Goolam Essaji Vahanvati che ha reso noto che il governo sta ”assumendo iniziative” per la costituzione di un tribunale ad hoc.
Vahanvati, per altro, non ha fatto alcun riferimento all’ipotesi di assegnare una nuova inchiesta alla Agenzia Nazionale di Investigazione (Nia) come trapelato da fonti del ministero dell’Interno riprese dalla stampa.
Il presidente della Corte ha quindi sottolineato che nella sentenza da lui firmata il 18 gennaio si chiedeva la creazione di un ”tribunale speciale” incaricato di esaminare l’intera vicenda compresa la delicata questione della giurisdizione.
Il giudice ha sollecitato il governo a dare seguito nel più breve tempo possibile a quanto stabilito dalla Corte e l’ha invitato a riferire sul suo operato in una udienza il prossimo 16 aprile.

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1 Commento


  • Dante Soldi

    Il nostro ambasciatore in India cosa aspetta a chiedere i suoi passaporti.Gli è stata restituita la libertà di movimento, oh che gran degnazione di Lor Signori !
    Quando perfino i banditi nazisti hanno lasciato partire l’ambasciatore sovietico allo scoppio della II guerra mondiale, oh grazie tante !

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