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Allarme Giappone, firmato Soros

Siamo una piccolo giornale online emergente. Abbiamo le nostre idee, non le nascondiamo (anzi…) e avanziamo le nostre ipotesi, che – non essendo analisti finanziari pagati – non chiamiamo “previsioni”. Però non può che farci piacere notare come gente certamente più “addentro” di noi alle segrete cose del capitale finanziario arrivi a conclusioni – temporanee, obbiamente – abbastanza simili.
Oggi è la volta di George Soros, famoso speculatore che quasi sdraiò la lira e anche la sterlina – oltre venti anni fa – e che poi si ha cercato di rifarsi un buon nome con un po’ di beneficienza e con il finanziamento delle “rivoluzioni arancioni” nell’est Europa.

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Soros lancia l’allarme: lo yen rischia crollo incontrollabile

Il Giappone sta facendo un gioco «piuttosto pericoloso». A dirlo non è un semplice analista ma il finanziere George Soros, lo stesso che nel 1992 fece cadere in un uno solo giorno la sterlina attraverso una speculazione al ribasso (con vendite allo scoperto per 10mila miliardi di dollari). Manovra che spinse la Gran Bretagna ad uscire dallo Sme (Sistema monetario elettronico).

Soros si è riferito al nuovo ed energico piano di stimoli all’economia annunciato dalla banca centrale del Sol Levante. Una manovra che fa leva su ulteriori aumenti delle liquidità (pari a 1.400 miliardi di dollari in due anni), e che secondo Soros rischia di innescare vendite «a valanga» sullo yen che le autorità non sarebbero in grado di gestire. «Non potranno fermarlo».

In una intervista alla rete Cnbc il magnate americano, di origini ungheresi, ha fatto previsioni allarmanti anche per l’Europa, «dove i programmi di austerità stanno portando esattamente verso le politiche da cui il Giappone sta cercando di scappare».

Quanto al Giappone «quello che stanno facendo è pericoloso perché lo fanno dopo 25 anni in cui hanno accumulato deficit senza far crescere l’economia. Rischiano di innescare qualcosa che poi non sarebbero in grado di fermare. Se lo yen iniziasse a calare, cose che ha già fatto, e in Giappone la gente dovesse iniziare a realizzare che potrebbe continuare a farlo e a voler mettere la propria ricchezza all’estero, a quel punto il calo potrebbe diventare una valanga».

Questa mattina lo yen ha segnato pesanti ribassi dopo gli annunci della Banca del Giappone scivolando sui minimi da tre anni e mezzo sul dollaro. Il dollaro è così risalito fino a 97 yen, dai 93 cui si attestava in precedenza, e stamattina fluttua a quota 96,3 yen, mentre l’euro è balzato sopra 125 yen, mentre prima era al di sotto di 120, e stamattina si attesta a 124,5 yen.

da IlSole24Ore

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