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Israele: polizia arresta donne che pregano al ‘muro del pianto’

La polizia israeliana ha arrestato questa mattina cinque attiviste di un’organizzazione per i diritti delle donne che si erano recate a pregare al Muro del Pianto a Gerusalemme, indossando i paramenti religiosi tradizionalmente riservati esclusivamente agli uomini. Il portavoce della polizia, Micky Rosenfeld, ha riferito che gli agenti hanno fatto rispettare un pronunciamento della Corte suprema israeliana del 2003 in base al quale alle attiviste del gruppo “Donne del Muro” veniva accordato il permesso di pregare nel luogo sacro dell’ebraismo, a patto che la loro presenza non “offendesse” gli altri fedeli. Le donne sono state rilasciate dopo alcune ore a seguito della decisione di un giudice del tribunale di Gerusalemme che ha stabilito che il loro comportamento non era stato di disturbo all’ordine pubblico. Secondo l’interpretazione degli ebrei ortodossi, solamente gli uomini possono indossare il ‘tallit’, lo scialle di preghiera. Altre correnti dell’ebraismo consentono invece anche alle donne di indossarlo. Durante l’intervento della polizia é stato arrestato anche un uomo, un religioso ultra ortodosso, che si era scagliato contro una delle attiviste del gruppo, strappandole il libro di preghiere e bruciandolo. Per la direttrice del gruppo di attiviste, Lesley Sachs, l’episodio “riporta alla mente periodi bui della nostra storia”. Secondo la tradizione, al Muro del Pianto le donne e gli uomini pregano separatamente. Da anni, le Donne del Muro hanno ingaggiato la loro battaglia per ottenere il diritto di pregare nel luogo sacro a loro piacimento, suscitando le reazioni dei gruppi ultraortodossi. L’Agenzia ebraica, un’organizzazione semi governativa, ha annunciato che é allo studio l’allestimento di una terza sezione di preghiera, definita “paritaria”, in aggiunta a quelle riservate a uomini e donne, nella quale fedeli di entrambi i sessi potranno pregare insieme.

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