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Boston. Ceceni i due attentatori alla maratona

E’un problema fare la supepotenza unica. Ti si scaricano addosso tutti i risentimenti del mondo, qualsiasi cosa tu faccia. Anche se magari – come nel caso della Cecenia – hai fatto di tutto per aiutare chi combatteva il tuo nemico (l’Unione Sovietica prima, la Russia poi).
I due attentatori che hanno piazzato le bombe sul traguardo della maratona di Boston sono infatti due fratelli ceceni cresciuti negli Stati Uniti. Dzhakhar Tsarnaev, 19 anni, è stato arrestato dopo una gigantesca caccia all’uomo. Il fratello Tamerlan, 26 anni, era satto invece ucciso ieri dalla polizia in uno scontro a fuoco.
Ma da questo espisodio emerge anche la grande fragilità dell’America. A Watertown – dovela cacia si è conclusa con l’aresto del sopravvissut – le scene di giubilo per strada ricordano l’esultanza con cui l’America accolse la notizia dell’uccisione di Obama bin Laden.

Il giovane fuggitivo, ferito durante la sparatoria in cui era morto il fratello, aveva finito per rifugiarsi dentro un’imbarcazione sistemata nel retro di una abitazione di Watertown. A dare l’allarme sarebbe stato proprio il proprietario della casa; da poco era stato tolto  il ‘coprifuoco’. Insospettito dalle tracce di sangue viste in terra, ha preso una scala e ha controllato l’interno del motoscafo. Si sarebbe a quel punto accorto della presenza di un corpo insanguinato, dando subito l’allarme.

Una volta che gli agenti hanno circondato l’area si sono poi uditi diversi spari.
Fonti investigative raccontano come siano stati utilizzati lacrimogeni e bombe accecanti per disorientare il ragazzo e impedirgli di reagire. Grande comunque la cautela da parte degli agenti, visto che il rischio maggiore era quello che il presunto terrorista potesse utilizzare degli esplosivi.

Dzhokhar è stato portato via ammanettato e insanguinato. Le prime immagini che circolano mostrano come abbia ricevuto i primi soccorsi sul posto. Sarebbe ferito al collo e ad una gamba. Immediatamente portato con un’ambulanza in ospedale, è stato sottoposto alle cure dei medici. Le sue condizioni – secondo quanto trapela – sarebbero molto serie.

”Come due fratelli che sono cresciuti qui possono essersi rivoltati contro il nostro Paese?”, si è chiesto il presidente Obama parlando in diretta tv agli americani. E ancora, ”Hanno agito da soli?”. Sono le domande che tutti gli americani continuano a farsi dal giorno della tragedia di Boston.

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