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Usa. I primi coloni inglesi ricorsero al cannibalismo

Per sopravvivere al duro inverno del 1609, i coloni britannici stabilitisi a Jamestown, in Virginia, finirono col ricorrere al cannibalismo. Secondo gli archeologi dello Smithsonian Institute di Washington, a dimostrarlo per la prima volta sarebbe il teschio di una ragazza di 14 anni, trovato lo scorso anno, con “evidenti” segni di cannibalismo, secondo quanto riportato dai quotidiani statunitensi. Oltre al cranio mutilato, gli studiosi hanno trovato le ossa delle gambe di Jane – come è stata chiamata dai ricercatori – tagliate in modo inequivocabile, “con la tibia spezzata con un singolo colpo, come quello per macellare una mucca”. A causa della carestia, solo 60 dei 300 coloni riuscirono a sopravvivere all’inverno di quell’anno. L’11 maggio ricorrerà il 406esimo anniversario della fondazione (avvenuta nel 1607) di Jamestown, la prima colonia inglese permanente in America.

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