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Leader tedesco euroscettico: “fuori Atene e Lisbona dall’Euro”

Il partito euroscettico tedesco fondato poche settimane fa, Alternativa per la Germania, non sostiene l’uscita di Berlino dall’euro ma ritiene che dovrebbero essere i paesi del sud dell’eurozona ad abbandonare la valuta europea. Lo ha affermato il leader del partito, Bernd Lucke, in un’intervista concessa al domenicale della Frankfurter Allgemeine, nel quale vengono espressamente citati Grecia e Portogallo.

“La Germania non deve lasciare l’euro, lo devono fare i Paesi del sud d’Europa” – afferma Lucke  “Così avranno l’opportunità di tornare ad essere competitivi grazie ad una svalutazione della moneta”. L’idea sarebbe quella di una seconda valuta parallela all’euro per i paesi dell’Europa meridionale in modo da effettuare “una transizione morbida” verso il ritorno alla dracma e all’escudo. Lucke sostiene anche l’ipotesi di un condono parziale del debito, considerato “inevitabile” per la Grecia ma da proporre anche per il Portogallo. Per quanto riguarda la Germania, nell’intervista Lucke si é discostato dal programma ufficiale del suo partito, fondato in aprile. Il testo recita infatti che “la Germania non ha bisogno dell’euro” e che “la “reintroduzione del marco non deve essere un tabu'”. Novità nel panoramana politico tedesco, dove l’opinione pubblica é sempre stata solidamente a favore dell’unificazione dell’Europa, il nuovo partito potrebbe sottrarre non pochi consensi alla Cdu del cancelliere Angela Merkel alle elezioni del 22 settembre favorendo indirettamente i partiti di centrosinistra.

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