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Israele: ortodossi contro leva obbligatoria, minacce di morte

Minacce di morte verso quegli ebrei ortodossi che accettino di servire nell’esercito israeliano sono apparse oggi in volantini distribuiti in alcuni quartieri di Gerusalemme, dove già nei giorni scorsi alcuni ortodossi in divisa militare erano stati malmenati ed in alcuni casi si è rischiato il linciaggio. Nei volantini il governo di Israele é definito ”scellerato” per l’intenzione di reclutare dai prossimi anni i seminaristi dei collegi rabbinici. 

Nei giorni scorsi autorità rabbiniche ortodosse avevano accusato il governo di Benyamin Netanyahu – di destra ma sostenuto dalla lista centrista laica di Yair Lapid – di aver di fatto lanciato una “guerra di religione” nei loro confronti decidendo, sia pure in forma graduale, la coscrizione dei seminaristi. Per il governo essa é un dovere per ogni cittadino israeliano e può inoltre favorire l’integrazione nel mercato del lavoro degli ortodossi. Ossia di una minoranza in forte crescita demografica, che già oggi rappresenta quasi il 10% della popolazione. I volantini di minaccia sono firmati da un’organizzazione finora sconosciuta, Mivzar (“fortezza” in ebraico), che afferma di essere determinata contro l’arruolamento dei giovani ortodossi nell’ “esercito sionista”, e per giunta “al fianco di soldatesse”. Il testo incoraggia dunque a impugnare “una lancia… similmente al (personaggio biblico) Pinchas”, che trafisse a morte un altro ebreo perché aveva disobbedito all’ortodossia.

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