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Ora anche i soldati egiziani sparano ai pescatori palestinesi

Gravissime notizie giungono dal confine tra Egitto e Striscia di Gaza. Qui le nuove autorità del Cairo hanno dato il via libera alla rapida costruzione di una ‘zona cuscinetto’ per isolare e controllare le attività lungo la frontiera. Secondo l’agenzia di stampa palestinese ‘Maan’ gli artificieri egiziani hanno fatto esplodere delle cariche in alcuni tunnel sotterranei, tramite i quali la Striscia si rifornisce di armi ma anche di diversi beni di consumo, il cui passaggio è reso impossibile per via legale visto l’assedio al quale la popolazione dell’enclave palestinese è sottoposta da Israele e in parte dall’Egitto stesso.

I residenti di zone come al Barahmeh, Canada, Brazil, al Sarsouriya, a ridosso del confine, hanno ricevuto notifiche per lo sfratto immediato, mentre bulldozer dell’esercito hanno già provveduto a sradicare nunerosi alberi per permettere il passaggio del filo dell’alta tensione.

Il portavoce delle forze armate egiziane Ahmad Mohammed ha confermato l’avvenuta distruzione di ben 343 gallerie sotterranee e annunciato che da ora in poi ai pescatori palestinesi sarà probito accostarsi alle coste egiziane per evitare rischio di contrabbando via mare. Ieri incredibilmente la marina militare egiziana ha aperto il fuoco e ferito due pescatori e ne ha arrestati altri cinque. L’episodio ha suscitato scalpore presso l’opinione pubblica palestinese e allarmato i vertici di Hamas che hanno definito l’aggressione “un atto ingiustificato” e chiesto l’immediato rilascio delle persone arrestate.

“Le zone cuscinetto sono superflue fra paesi amici, legati da vincoli storici”, ha osservato inoltre Ihab al-Ghusein, un esponente di Hamas, secondo cui la loro creazione “rafforzerebbe il blocco di Gaza e infliggerebbe nuove sofferenze alla popolazione”.

Spesso i pescatori palestinesi si dirigevano verso le acque egiziane per compensare il ferreo blocco imposto dalle restrizioni israeliane: un comportamento sempre meno tollerato da un mese a questa parte, da quando cioè i militari egiziani hanno deposto Mohammed Morsi, leader dei Fratelli Musulmani, e preso il potere.

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