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Putin: “Un attacco alla Siria allargherebbe il conflitto”

Vladimir Putin avverte gli Stati Uniti che un intervento militare contro il regime di Bashar al-Assad potrebbe diffondere il conflitto oltre i confini della Siria e scatenare attacchi terroristici.

In una lettera al New York Times, il presidente russo dice che ci sono “pochi campioni di democrazia” in territorio siriano “ma ci sono combattenti di al Qaeda ed estremisti di ogni tipo a sufficienza che combattono il governo”.

“Un intervento degli Stati Uniti contro la Siria, nonostante la forte opposizione di molti Paesi e importanti leader politici e religiosi, compreso il Papa, si tradurrà in altre vittime innocenti e in un’escalation, diffondendo il conflitto potenzialmente ben oltre i confini della Siria”, ha scritto Putin ribadendo la tesi che siano stati i ribelli ad usare le armi chimiche.

Il segretario di Stato John Kerry e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov hanno avuto ieri un colloquio telefonico. I due oggi si incontreranno a Ginevra.

Gli Stati Uniti vogliono capire che margini vi siano per indurre Assad a porre sotto controllo internazionale il proprio arsenale chimico senza ricorrere ai raid.

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