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Anche la Repubblica Ceca verso le larghe intese

Il presidente della Repubblica ceca, il socialdemocratico Milos Zeman, ha sciolto oggi la riserva ed ha affidato l’incarico di formare il nuovo governo a Bohuslav Sobotka, leader del partito Socialdemocratico, formazione uscita vincitrice dalle elezioni di fine ottobre.

Sobotka da alcune settimane sta lavorando al progetto di una maggioranza che potremmo definire di ‘larghe intese’ – anche se non larghissime, vista l’esclusione di una parte del centrodestra – insieme ai Cristiano democratici del Kdu-Csl e al nuovo partito populista Ano 2011, fondato e capeggiato dal miliardario rampante Andrej Babis. I tre partiti, insieme dovrebbero riuscire a mettere insieme una maggioranza di 111 deputati su 200 alla Camera. Ma non si tratterebbe, secondo gli analisti, di una maggioranza particolarmente stabile viste le differenze tra i tre schieramenti e il protagonismo di Babis.
Sobotka, 42 anni, che in passato ha già ricoperto la carica di ministro delle Finanze, ha ribadito che l’obiettivo è quello di dare un nuovo governo al paese entro la fine dell’anno.
L’incontro di ieri pomeriggio fra Zeman e Sobotka è avvenuto presso il castello di Lany, la residenza presidenziale di campagna, dove il capo dello Stato sta trascorrendo un periodo di convalescenza per un infortunio al ginocchio.
Il paese è attualmente guidato da un esecutivo tecnico – guidato dall’economista Jiri Rusnok e ispirato dal presidente Zeman – che alcuni nel paese paragonano a Giorgio Napolitano per la sua invadenza sulla scena politica ed istituzionale, che travalica assai le proprie prerogative teoriche – in carica dalla scorsa estate, dopo la caduta fra gli scandali del governo di centrodestra.

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