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Somalia: giornalista denuncia stupro, arrestata

La polizia ha arrestato una giornalista somala che ha denunciato di aver subito una violenza sessuale da parte di due colleghi dell’emittente pubblica Radio Mogadiscio. Fatuma Abdulkadir Hassan, di 19 anni, aveva denunciato la violenza in un video ripreso dal giornalista dell’emittente privata ‘Radio Shabelle’ e postato su You Tube. Anche Mohamed Bashir, il giornalista autore del documento è stato arrestato: entrambi sono accusati di “diffamazione” e “offesa alle istituzioni”.

Il direttore di ‘Radio Shabelle’ – una delle poche e autorevoli voci dell’informazione libera in Somalia, chiusa di recente dal governo – è stato detenuto per alcune ore e rilasciato per “motivi di salute”.

Nel video su Internet la giornalista della Radio Kasmo ‘Voce delle donne’ prima e unica emittente al femminile della Somalia, racconta di aver subito la violenza sotto minaccia di una pistola da parte dei suoi aggressori, dipendenti di un’emittente statale, di cui fornisce tutte le generalità. La giornalista racconta di essere stata contattata telefonicamente da uno dei due colleghi che gli ha chiesto – senza fornire troppi dettagli – aiuto per un articolo. L’uomo ha quindi inviato una macchina all’indirizzo della giornalista, conducendola in una casa in cui questa, successivamente è stata violentata dai due uomini.

Il mese scorso le forze di sicurezza della capitale hanno fatto irruzione nella sede di ‘Radio Sahbelle’ sequestrandone i locali e distruggendo l’attrezzatura, e traendo in arresto diversi giornalisti. Nel febbraio scorso una donna che aveva accusato soldati dell’esercito regolare di averla aggredita e violentata e il giornalista che aveva raccolto la sua denuncia erano stati arrestati e condannati a un anno di carcere. La pena era stata successivamente annullata in appello.

Né in quel caso né in questo risulta che i presunti aggressori siano stati indagati o perseguiti dalle autorità. Le associazioni per i diritti umani riferiscono che gli stupri ai danni delle donne nel paese – che sta faticosamente cercando di riprendersi dopo oltre vent’anni di guerra civile – sono un fenomeno in preoccupante crescita.

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