Menu

A Davos l’Iran apre agli investimenti stranieri nel petrolio

Il presidente iraniano Rohani è stato di fatto la guest star della giornata di ieri al Forum Economico Mondiale di Davos (con grande scorno di Netanyahu). Rohani ha convocato un affollatissimo incontro con i partecipanti al forum nella sala principale del centro congressi di Davos . Rohani ha usato le armi migliori che possiede (e non sono quelle nucleari) per sedurre l’Occidente e superare l’isolamento internazionale del suo paese . Rohani infatti è stato accompagnato alla riunione dal ministro del petrolio, Bijan Zanganeh , e ha offerto l’accesso alle riserve di idrocarburi iraniani per contribuire alla stabilità del mercato .
Poco prima del suo intervento pubblico, Rohani aveva incontrato privatamente i dirigenti di varie compagnie petrolifere alle quali ha annunciato che a settembre fisserà un nuovo contratto standard per lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio e di gas. Sia Rohani come Zanganeh hanno insistito nella loro volontà di aprire la loro industria petrolifera agli investimenti occidentali e alla tecnologia straniera. “La Repubblica islamica dell’Iran è pronta a impegnarsi in una cooperazione costruttiva per promuovere la sicurezza energetica globale, sulla base delle sue grandi risorse di petrolio e gas” ha detto Rohani e molti dei presenti “hanno gioito”.
Alcuni testimoni presenti a Davos riferiscono che i rappresentanti delle multinazionali del petrolio sono accorsi in massa per cercare di ottenere un appuntamento a tutti i costi con il ministro del petrolio iraniano Zanganeh. Le sanzioni internazionali contro l’Iran a causa del programma nucleare avevano rallentato dal 2012 la modernizzazione della sua industria petrolifera, colpita fin dalla rivoluzione del 1979 dal boicottaggio degli Stati Uniti.

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *