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Blitz egiziano nel Sinai, trenta morti

Sono una trentina i miliziani uccisi dalle forze armate egiziane in un’offensiva scattata ieri sera nel nord della penisola del Sinai. Nel blitz realizzato dai militari del Cairo nelle cittadine di Rafah e a Cheikh Zayed, sono state distrutte 12 abitazioni “in cui si nascondevano i terroristi” riferisce una comunicato dell’esercito.

Intanto, al Cairo, la guida dei Fratelli musulmani, Mohammed Badie, è stato rinviato a giudizio con altre 50 persone con l’accusa di aver incitato i manifestanti a opporre resistenza alle forze di sicurezza, durante l’operazione contro il sit-in di piazza Rabaa al Adawiya, da parte dei sostenitori del presidente deposto Mohammed Morsi lo scorso agosto dal colpo di stato del generale Al Sisi. I sostenitori di Morsi erano rimasti accampati nella zona est del Cairo per quasi due mesi prima dell’intervento della polizia, in cui furono uccise almeno 800 persone. Morsi, Badie Khairat al-Shater, Mohamed Rashad Bayyoumi, e altri esponenti della Fratellanza erano già stati incriminati per altre accuse, molte delle quali prevedono la pena di morte. 

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