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Istanbul. Il terzo aeroporto fa strage di laghi

I piani di intervento per la realizzazione di grandi opere in Turchia saranno pure stati elaborati con la partecipazione di organismi preposti alla tutela ambientale, ma stanno portando ad una devastazione ambientale senza precedenti nell’area di quello che nelle intenzioni del “sultano” Erdogan dovrebbe essere l’aeroporto più grande del mondo.
Le opere per il drenaggio di 70 laghi nella parte Nord della metropoli sul Bosforo – che rientrano nella preparazione per la costruzione del terzo aeroporto della città, fortemente criticato da più parti per il suo impatto negativo sull’ambiente – sono cominciate di recente. L’acqua dei laghi ha iniziato a defluire nel Mar Nero attraverso dei canali e, secondo il rapporto per la Valutazione di Impatto Ambientale (CED) presentato dai progettisti, gli specchi d’acqua devono essere prosciugati entro giugno, data prevista per l’inizio dei lavori. Gli abitanti dei quartieri circostanti hanno chiesto alle autorità di evitare questo spreco di risorse idriche, anche perché è attesa a breve una grave siccità in tutta l’area. Murat Ozler, docente di idrologia, ha evidenziato che alcuni dei laghi della zona si sono formati grazie all’acqua piovana raccoltasi in vecchie miniere e cave. Secondo Ozler, al massimo il 5% del fabbisogno idrico di Istanbul può essere soddisfatto dai grandi laghi della zona mentre l’Authority di Istanbul preposta alle opere idriche (Iski) ha dichiarato che la quantità di acqua presente nei laghi non è sufficiente per essere immessa negli acquedotti cittadini.

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