Menu

Giappone: proteste contro la deriva guerrafondaia e nazionalista

Anche oggi alcune centinaia di persona hanno protestato a Tokyo contro i recenti interventi governativi contrari al contenuto pacifista dell’articolo 9 della costituzione riformato dal premier nazionalista Abe per permettere al Giappone di avere una proiezione militare internazionale e permettere alle forze armate nipponiche di intervenire all’estero.
La manifestazione presso il palazzo della Dieta (Parlamento) è coincisa con l’avvio odierno della sessione straordinaria convocata per discutere la mossa del governo di consentire alle Forze di autodifesa di agire in attività all’estero se richiesto da paesi alleati sotto attacco, secondo la dottrina del “diritto alla difesa collettiva”. Una decisione criticata dai pacifisti e da numerose forze politiche, come il Partito social-democratico, la cui ex presidente, Mizuho Fukushima, ha preso parte alla protesta di oggi.

Nel tentativo di costringere l’esecutivo guidato da Shinzo Abe a fare marcia indietro, i pacifisti giapponesi hanno avviato una campagna per candidare l’intera popolazione giapponese al Premio Nobel per la Pace. A questo proposito, venerdì scorso hanno terminato la raccolta di 150.000 firma per sostenere la candidatura che sarà ufficialmente presentata al comitato per il Nobel. Una mossa considerata “di ripiego” davanti all’impossibilità di proporre per la premiazioni la Costituzione che ha garantito finora al paese di non vedere sparato un solo colpo sul proprio territorio o fuori di esso.

Come mossa per contrastare le crescenti accuse cinesi di nazionalismo verso il suo governo e di tentazioni egemoniche, oltre che di sostenere la necessità di forze armate in grado di garantire sicurezza dell’arcipelago e impegni internazionali, il premier Abe ha evidenziato pubblicamente la sua volontà di avere un colloquio con i leader cinesi ai massimi livelli durante il prossimo incontro dell’Apec (Asian-Pacific Economic Cooperation) previsto a Pechino nel novembre prossimo. Una mossa attesa non solo dalla diplomazia nipponica ma anche da quelle internazionali che guardano con preoccupazione a tensioni e contenziosi territoriali in corso tra i due paesi.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *