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La Grecia sotto la troika: sei milioni a rischio povertà

Ad ormai oltre sei anni dall’inizio della crisi economica e della recessione che hanno colpito la Grecia e dell’imposizione di misure draconiane di austerità e tagli da parte dei vari governi telecomandati dalla troika – Fmi, Bce e Ue – più della metà della popolazione, per la precisione il 58,3%, è oggi minacciata dalla povertà. 
E’ questo l’allarmante quadro della situazione economica delle famiglie greche che emerge da un rapporto appena pubblicato dall’Ufficio Bilancio del Parlamento di Atene e diffuso dai media ellenici. Dal documento si evince che circa 6,3 milioni di greci (su una popolazione totale di poco meno di 11 milioni secondo l’ultimo censimento del 2011) sono a rischio povertà: quasi 2,5 milioni di essi vivono infatti già al di sotto della soglia di povertà, mentre, stando al rapporto, 3,8 milioni sono in pericolo diretto di oltrepassare tale soglia.

Con “soglia di povertà” si definisce il reddito minimo che una famiglia di quattro persone deve guadagnare ogni mese per pagare affitto e generi di prima necessità, come alimenti, trasporti, vestiario e istruzione base per i figli. Il rapporto, intitolato “Politiche per il reddito minimo garantito nell’Unione europea e in Grecia”, osserva inoltre che mentre nel Paese le politiche di protezione sociale sono efficaci, quelle per l’attuazione del reddito minimo garantito sono in ritardo.

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