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Turchia. “Spiarono governo”, nuova retata contro i nemici di Erdogan

Nuova ondata di arresti in Turchia, oggi, con vari ex alti funzionari delle agenzie di telecomunicazioni e della scienza e tecnologia che sono finiti nel mirino, tutti accusati di implicazione nelle intercettazioni che un anno fa scatenarono uno scandalo politico senza precedenti nei confronti del governo Erdogan, mettendo in seria difficoltà l’allora premier, poi diventato capo dello Stato.

Secondo l’agenzia ufficiale Anadolu, la procura ha spiccato mandati di arresto per 28 persone ad Ankara, Istanbul ed altre città: tra queste, l’ex numero due della della TIB (agenzia delle telecomunicazioni) Nihat Sen e l’ex vicedirettore della TUBITAK (agenzia per la scienza e la tecnologia) Hasan Palaz. Si tratta del quarto raid contro sospettati per le intercettazioni che sono state all’origine del clamoroso caso di corruzione che han chiamato in causa lo stesso Erdogan e alcuni suoi ministri. 

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